visto che me lo avete chiesto vi posto parte delle ricerche che effettuai per la tesi, purtroppo non ho più i link e i nomi dei libri da cui ho ricavato queste info
Lo sviluppo storico del kimono si suddivide per periodi e come ogni costume comunica e rappresenta la società del periodo relativo.
questo è solo un piccolo excursus del kimono maschile; se vorrete ne farò uno anche su quello femminile di cui ho maggiori info e potrei descriverlo in miglior modo XD
Periodo Jomon (10.000 a.C. - 300 a.C)
Periodo Yayoi (300 a.C - 300 d.C)
Periodo Kofun (detto anche "dei tumuli") (300 - 552)
Periodo Asuka (552 - 710)
Periodo Nara (710 - 794)
Periodo Heian (794 - 1185)
Periodo Kamakura (1185 - 1333)
Periodo Muromachi (1333 - 1587)
Periodo Momoyama (1587 - 1603)
Periodo Edo (1603 - 1867)
Periodo Meiji (1867 - 1911)
Periodo Taisho (1912 - 1926)
Periodo Showa (1926 - 1989)
Periodo Heisei (1989 - )
ASUKA e NARAI contatti con la Cina influenzano massicciamente la cultura aristocratica giapponese, tanto che l’abbigliamento di corte è sostanzialmente cinese (babbucce cinesi, sopraveste aperta ai lati, pantaloni. ).
Il popolo invece vestiva in maniera molto simile alle statuette haniwa (togliendo ovviamente i fronzoli...)
Periodo Heian (794 - 1185)Durante il periodo Heian, il potere degli Imperatori si era indebolito e le relazioni con la Cina erano sospese.
Come risultato, il Giappone poté sviluppare un proprio senso artistico.
Il ricco broccato cinese venne sostituito da strati pesanti di Kimono. La moda del tempo prevedeva dei disegni piccoli e regolari. Accenni di varie sfumature di colore si trovavano sul collo, sulle maniche e sull'orlo dei capi più ricercati, mentre sottili variazioni cromatiche si adattavano alla stagione in corso.
L'aristocrazia dell'epoca indossava delle lunghe vesti con strascico, chiamate "sokutai". Le maniche erano grandi e aperte in fondo. Al di sotto, si trovava una sottoveste ("Kosode"), che è la diretta progenitrice del Kimono moderno.
Gli uomini indossavano il "noshi" nelle occasioni formali e il "kariginu" nella vita di tutti i giorni. Entrambi i capi rimanevano aperti sul davanti, erano molto larghi e possedevano lunghe maniche che arrivavano fino alle ginocchia. In aggiunta, potevano usare l'Hakama o un pantalone lungo e largo.
KAMAKURA (1185-1333) Inizia l’era del samurai. Con l’inizio dello shogunato MINAMOTO la classe dirigente diventa di estrazione guerriera (gli uomini che vestivano in suikan insomma...). Infatti si nota un mutamento di direzione in campo estetico, verso una maggiore frugalità e praticità (credo che nel passaggio tra l’estetica Heitan e quella Kamakura, ovvero da aristocrazia a guerrieri, vi siano le origini di molte delle complessità e peculiarità dell’estetica giapponese: raffinatezza estrema – semplicità essenziale, ecc...).
Così l’abito “principe” (ovvero l’abito tipico del guerriero) fu lo HITATARE, composto da ampli hakama e una veste superiore che somiglia nelle maniche sempre al suikan (con lacci per fermarle in alto) ma che era aperto frontalmente come un moderno haori (non siamo molto lontani dall’haori).
MUROMACHI (1338-1568) Inizia con l’inizio dell’shogunato Ashikaga. La classe dirigente (corte shogunale e daimyo), oramai assuefatta al potere, inizia a indulgere in raffinatezze estetiche sempre maggiori (una sorta di “aristocratizzazione”), non seguiti su questa strada dalle famiglie samurai di rango inferiore, anzi spronate da questo “rammollimento” (ai loro occhi) dei costumi, ad aumentare la sobrietà della propria condotta ed estetica.
In sostanza nulla cambiò nella forma, poichè continuarono ad indossare abiti quasi identici allo Hitatare, solamente che al posto della seta li facevano confezionare in lino e con decorazioni più sobrie.
Due erano questi abiti: il SUŌ e il DAIMON (più formale). Il DAIMON presenta per la prima volta i cinque kamon che poi rimarranno caratteristica dell’abito formale.
EDO (TOKUGAWA) 1603-1868In questo lungo periodo di pace e isolamento (tutti gli stranieri occidentale – salvo poche eccezioni – vennero cacciati dal Giappone) nasce il più classico stile di abbigliamento del Samurai (l’icona del Samurai) ovvero: kimono+kamishmo+hakama.
Nelle occasioni più formali a volte veniva indossato uno hakama a strascico, ma nella vita quotidiana era più corta, in pratica all’altezza della caviglia.
Questo abbigliamento ispirò lo stile della maggior parte degli uomini comuni “civili” di riguardo (come studiosi benestanti), e l’austero gusto delle famiglie samurai cedette il passo – nell’ambito della moda femminile – a stili più moderni e appariscenti.
abito formale dei samurai vedere sotto
MEIJI (1868-1912) L’influsso europeo è subitaneo e massiccio (e inoltre voluto e imposto dall’ “alto”). Vengono adottate le divide militari di stile europeo sia per i soldati che per la nobiltà (l’Imperatore stesso viene ritratto in uniforme “europea”), nonché per gli studenti (in una versione nipponica della divisa dei cadetti prussiani).
In questo periodo di velocissimi mutamenti (e di grande fascino, originalità e fervore creativo) si generarono effetti estetici molto particolare, di commistione tra elementi occidentali e giapponesi (kimono + baffi alla prussiana - hakama+scarpe- ecc... ).
Il kimono tradizionale rimane comunque l’abito per le donne, cambia il modo di portarlo: non più lungo e svolazzante, ma ben chiuso e misurato alla caviglia, con obi importanti e di pregio.
L’uomo delle classi elevate invece indossa il kimono in casa e nelle feste paesane e popolari, nei riti religiosi, in altre occasioni formali. Scompare completamente, assieme a chi lo indossava, il kamishima.
da questo periodo in poi gli uomini giapponesi hanno indossato l'abito occidentale e raramente il kimono.
spero di essere stata esauriente, purtroppo non ho potuto riassumere molto bene; si parla dell'evoluzione storica di un abito millenario come il kimono XD
se avete domande..dfate pure cercherò di rispondere nelle mie possibiltà